Reale Assenza

… Siamo dunque sospesi tra due realtà, anzi tra una realtà e un reale, tra un davanti (chiaro, supponibile, desideroso di proiettarsi proprio su quel muro) e qualcosa di nascosto, di oscuro, che preme in direzione opposta sull’altro lato del muro, quello in ombra: qualcosa simile ad un ricatto, a un’abitudine che giunge da lontano, ostacolata ma non trattenuta, e che si lascia intuire soltanto in virtù di ciò che si intravede, o si presume di vedere, ai suoi lati: qualcosa che ha l’aspetto di un limite, valicabile, non valicabile, non decifrabile, ma percorribile…

Luigi Ballerini